È Sempre Mezzogiorno-ricette lunedì 18 Marzo 2024

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    Torta biscottone di Daniele Persegani

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    Ingredienti:

    Per l’impasto:
    200 g di farina 00
    300 g di zucchero
    80 g di burro
    10 uova
    50 g di fecola
    1 bacca di vaniglia

    Per il ripieno:
    ½ l di panna
    500 g di mascarpone
    350 g di crema spalmabile alla nocciola

    Per bagnare:
    100 ml di latte
    30 g di zucchero
    Pasta di vaniglia

    Per decorare:
    150 g di cioccolato fondente
    150 g di cioccolato bianco
    200 g di granella di nocciola
    Zucchero a velo

    Procedimento:
    Biscotto: in una ciotola mettiamo le uova intere con lo zucchero. Poniamo la ciotola sul bagnomaria e mescoliamo con una frusta manuale fino a sciogliere lo zucchero. Trasferiamo in planetaria e montiamo con la frusta (oppure semplicemente con le fruste elettriche).

    Dopo circa 10 minuti, ottenuta una montata chiara e sostenuta, incorporiamo le polveri setacciate e, successivamente il burro fuso ma non caldo. Mescoliamo pochi istanti e, ottenuto un composto omogeneo, lo dividiamo in due tortiere da circa 26-30 cm coperte con carta forno. Cuociamo in forno caldo e statico a 180° per 25 minuti. Lasciamo raffreddare, quindi priviamo i due biscotti della crosticina.

    Crema: con le fruste, montiamo il mascarpone insieme alla panna liquida, fino ad ottenere una crema densa. Aggiungiamo la crema spalmabile alle nocciole e montiamo ancora qualche istante.

    Per bagnare, mescoliamo il latte con lo zucchero e la vaniglia.

    Componiamo

    biscottone

    Prendiamo il primo biscotto e lo posizioniamo sul vassoio. Lo bagniamo con il latte zuccherato, quindi spalmiamo sopra la crema (possiamo usare una sacca da pasticcere). Sovrapponiamo il secondo biscotto, che inzuppiamo con il latte. Spalmiamo tutta la torta, esternamente, con la crema rimasta. Facciamo aderire ai bordi la granella di nocciole e decoriamo a piacere con i cioccolati bianco e fondente fusi.

    Millefoglie di triglie di Ivano Ricchebono

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    Ingredienti:
    6 triglie
    1 mazzo di basilico
    4 pomodori rossi grappolo
    100 g di panna fresca
    200 g di pecorino sardo
    1 rotolo di pasta fillo
    3 carciofi
    50 g di burro
    1/5 l di brodo di pesce
    1 l di brodo vegetale
    1 carota
    1 gambo di sedano
    1 cipolla
    1 scalogno
    1 spicchio d’aglio
    1 patata
    Timo fresco
    Olio evo
    Sale e pepe

    Procedimento:
    Crema: in un pentolino, facciamo rosolare la cipolla tritata insieme allo scalogno ed un filo d’olio. Uniamo i gambi di carciofo pelati e tagliati a pezzetti e lasciamo insaporire. Uniamo anche la patata pelata a pezzetti e copriamo con il brodo vegetale. Portiamo a cottura. Frulliamo con il mixer ad immersione.

    Bisque: in un altro pentolino, facciamo rosolare la carota a rondelle, la cipolla, lo scalogno ed il sedano a pezzetti, con un filo d’olio. Uniamo gli scarti delle triglie, i pomodori a pezzetti e lasciamo rosolare. Copriamo con il fumetto di pesce e portiamo a cottura. Frulliamo il tutto e filtriamo con un colino.

    Fonduta: scaldiamo dolcemente la panna con il pecorino grattugiato, fino a far fondere il formaggio. Frulliamo con il mixer ad immersione.

    Tagliamo la pasta fillo in quadratoni (come lasagne), la disponiamo su una teglia con carta forno e la ungiamo con un filo d’olio, una spolverata di sale e cuociamo in forno caldo fino a doratura.

    Puliamo i carciofi e li tagliamo a fettine sottili, quindi li spadelliamo con olio e aglio e lasciamo cuocere fino a doratura.

    Scottiamo i filetti di triglia in padella, con olio e sale: pochi istanti per lato.

    Peliamo i pomodori, li priviamo dei semi e tagliamo la polpa a dadini piccoli. Li condiamo con olio, sale, timo e basilico.

    Componiamo

    Sul piatto da portata, formiamo un primo strato di purea di gambi di carciofo, un po’ di bisque e un po’ di fonduta di pecorino. Adagiamo sopra un quadrato di pasta fillo, quindi sopra i filetti di triglia, il pomodoro fresco a dadini piccoli, crema di carciofo, bisque e fonduta. Un nuovo strato di pasta fillo, triglie, pomodori freschi, crema di carciofi, bisque, fonduta. Finiamo con uno strato di fillo, un filetto di triglia, poco pomodoro, bisque, fonduta, crema di carciofi e qualche carciofo saltato in padella.

    Tris di supplì di Gian Piero Fava

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    Ingredienti:

    Per i supplì pomodoro e mozzarella:
    250 g di riso
    400 ml di salsa di pomodoro
    60 g di formaggio grattugiato
    15 g di burro
    200 g di mozzarella
    Brodo vegetale

    Per i supplì cacio e pepe:
    250 g di riso
    25 ml di panna
    25 g di burro
    50 ml di latte
    75 g di pecorino grattugiato
    200 g di mozzarella
    Brodo vegetale
    Pepe

    Per i supplì all’amatriciana:
    250 g di riso
    250 ml di salsa amatriciana
    75 g di pecorino grattugiato
    Peperoncino
    200 g di mozzarella
    Brodo vegetale

    Per ultimare:
    300 g di farina 00
    400 ml di acqua
    2 l di olio di semi di arachidi
    Pangrattato
    Besciamella rossa, bianca e verde
    Pecorino grattugiato
    6 fette di guanciale croccante

    Procedimento:
    Riso per supplì classico: prepariamo un sugo di pomodoro, facendo cuocere la passata con un soffritto di cipolla il basilico fresco. Successivamente, in un tegame, scaldiamo il riso, senza aggiungere altro. Lasciamo tostare qualche istante, quindi sfumiamo con il brodo caldo ed aggiungiamo il sugo di pomodoro. Portiamo a cottura (circa 14 minuti), aggiungendo altro brodo se occorre. Una volta pronto, lo mantechiamo con il burro ed il pecorino grattugiato. Lasciamo raffreddare.

    Pomodoro e mozzarella: preleviamo un pugno di riso, circa 120 g, ed inseriamo all’interno un tocchetto di mozzarella ed una foglia di basilico. Richiudiamo il riso sul ripieno.

    Cacio e pepe: prepariamo il riso, facendolo cuocere in bianco, solo con il brodo, il latte e la panna. A fine cottura, mantechiamo con il burro, il pecorino grattugiato ed abbondante pepe tostato. Procediamo come sopra, inserendo un tocchetto di mozzarella al centro del supplì.

    Amatriciana: cuociamo il riso come abbiamo fatto per il supplì classico, sostituendo alla passata di pomodoro il sugo all’amatriciana (con guanciale). Procediamo come sopra, inserendo un tocchetto di mozzarella (e del guanciale dorato) al centro del supplì.

    Prepariamo la pastella: lavoriamo la farina con l’acqua fredda, fino ad ottenere una pastella fluida e senza grumi.

    Passiamo i supplì nella pastella, facendo colare via l’eccesso. Li passiamo nel pangrattato e li facciamo riposare in frigorifero per qualche ora. Il consiglio di Gian Piero è di prepararli il giorno prima, per friggerli il giorno dopo. Immergiamo i supplì ancora freddi in olio ben caldo e profondo e lasciamo friggere fino a doratura. Possiamo friggerli in anticipo e metterli in forno caldo a 80-100°, socchiuso, per qualche minuto prima di servirli.

    Sedanini alla Ricci di Antonella Ricci

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    Ingredienti:
    400 g di sedanini
    1 finocchio
    50 g di pangrattato
    50 g di formaggio grattugiato
    130 g di gorgonzola
    100 g di noci
    10 fette di salame
    1 cipollotto
    Olio evo
    Sale

    Procedimento:
    Su una teglia con carta forno, disponiamo i finocchi a fette spesse mezzo cm, che condiamo con formaggio grattugiato, pangrattato, olio, sale e pepe.

    Su un’altra teglia, disponiamo il salame a fette. Inforniamo le due teglie, con finocchi e salame, nel forno caldo e portiamo a cottura: il finocchio deve ammorbidirsi e gratinare, il salame deve asciugarsi un po’.

    Tritiamo il salame insieme a delle noci.

    Nel mixer, mettiamo il gorgonzola e le noci e frulliamo fino ad ottenere una crema.

    In padella, facciamo appassire il cipollotto affettato con un filo d’olio. Uniamo la pasta al dente con un po’ della sua acqua e lasciamo risottare qualche istante. Aggiungiamo la crema di gorgonzola e noci e mantechiamo. Aggiungiamo anche del formaggio grattugiato, il trito di salame e noci e mantechiamo ancora qualche istante. Serviamo la pasta con a fianco i finocchi gratinati.

    Pane ai semi di Fulvio Marino

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    Ingredienti:

    Per l’autolisi:
    600 g di farina tipo 2
    400 g tipo 0
    600 ml di acqua

    Per l’impasto:
    100 ml di acqua
    200 g di lievito madre
    20 g di sale
    20 ml di olio evo
    160 g di semi di papavero
    Scorza di limone

    Per decorare:
    Semi di papavero

    Procedimento:
    In una ciotola, misceliamo le due farine, quindi aggiungiamo l’acqua ed il lievito madre già rinfrescato. Mescoliamo con un cucchiaio e lasciamo riposare per 45 minuti a temperatura ambiente.

    Dopo il riposo, aggiungiamo il sale, l’acqua (100 ml) ed impastiamo qualche minuto. Inseriamo l’olio e lavoriamo fino a farlo assorbire. Infine, aggiungiamo i semi di papavero e la scorza grattugiata di limone ed impastiamo fino a distribuirli uniformemente. Copriamo e lasciamo riposare per 40 minuti circa. Diamo qualche piega, quindi lasciamo riposare ancora per 2 ore a temperatura ambiente.

    Allarghiamo l’impasto, lo ripieghiamo su se stesso e lasciamo riposare ancora 20 minuti. Ripieghiamo i lembi esterni verso l’interno e inseriamo la pagnotta ottenuta all’interno di un cestino da pane infarinato, rivolgendo le pieghe verso l’alto. Copriamo e lasciamo riposare 1 ora a temperatura ambiente e 4 ore in frigorifero.

    Preleviamo delicatamente la pagnotta e la passiamo nell’acqua e subito nei semi di papavero. La posizioniamo su una teglia con carta forno e incidiamo una croce sopra. Cuociamo in forno caldo e statico a 230° per 40 minuti.


     
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