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Comandante:genere storico drammatico guerra.
Durante la Seconda guerra mondiale, il comandante della Regia Marina Salvatore Todaro è al comando del nuovo sommergibile Cappellini. Nonostante le ferite alla schiena che l'hanno portato alla pensione di invalidità dopo un brutto incidente, il carismatico e temerario ufficiale non accenna a volersi ritirare a vita privata, con grande rammarico della moglie. L'uomo, peraltro, fornisce a ogni suo uomo un pugnale per eventuali combattimenti corpo a corpo, e non disdegna alcuna battaglia in mare aperto.
Al largo dell'Atlantico, il 16 ottobre 1940, Todaro ordina l'attacco contro un piroscafo belga, il Kabalo, che aveva aperto per primo il fuoco sul battello italiano. Affondato il nemico il comandante italiano decide, contro le prescrizioni dei suoi diretti superiori, di salvare i 26 naufraghi belgi, condannati a morte certa se lasciati alla deriva su un paio di scialuppe a centinaia di miglia dalla costa. Ciò comporta, tra i vari disagi, anche il dover navigare in emersione per alcuni giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini, perché non c'è spazio sia per equipaggio che per naufraghi nel sottomarino e qualcuno deve starsene adagiato sopra di esso. Todaro ha comunque intenzione di portare i superstiti sulle spiagge neutrali di Santa Maria delle Azzorre.
Durante questo difficile tragitto il Cappellini si trasforma in un insolito luogo di incontro tra sconosciuti, anche molto diversi tra loro, ma più simili di quanto non pensassero. Nascono amicizie, usi e consumi vengono piacevolmente scambiati: il belga Reclercq insegna perfino al cuoco di bordo come cucinare le patatine fritte. L'unico intoppo al viaggio sono due superstiti che si ribellano all'accoglienza italiana provocando alcuni danni al sommergibile, ma vengono prontamente fermati (e malmenati) prima che possano combinare di peggio. A un certo punto Todaro avvista alcune bellicose imbarcazioni inglesi, chiede il cessate il fuoco illustrando le sue intenzioni e lo ottiene.
Rivendicando di aver salvato i naufraghi perché "noi siamo italiani", Todaro li porta infine a destinazione. Alcuni di loro, a guerra finita, andranno a trovare la vedova di Todaro per portarle i loro omaggi; il comandante morirà nel 1942 sotto i colpi di una mitraglia inglese.
Interpreti e personaggi
Pierfrancesco Favino: Salvatore Todaro
Massimiliano Rossi: Vittorio Marcon
Johan Heldenbergh: Georges Vogels
Arturo Muselli: Danilo Stiepovich
Giuseppe Brunetti: Gigino Magnifico
Gianluca Di Gennaro: Vincenzo Stumpo
Johannes Wirix: Jacques Reclercq
Silvia D'Amico: Rina Todaro
Cecilia Bertozzi: Anna
Paolo Bonacelli: Betti
Pietro Angelini: Ivano Leandri
Mario Russo: Salvatore Minniti
Giustiniano Alpi: Morandi
Luca Chikovani: Leonardo Barletta
Giorgio Cantarini: Vezio Schiassi
Andrea Ferrara: Antonio Mulargia
Lucas Tavernier: Caudron.